Politica
1 Maggio 2015
Patto di stabilità e tagli ai Comuni impongono un gettito extra di 7,1 milioni. Tagliani: "Margini di manovra ridotti per i Comuni"

Tagliani presenta la manovra: salgono Imu e Irpef

di Ruggero Veronese | 4 min

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bilancio_aggiornamentoL’aliquota base dell’Imu passa da 0,90% a 1,02% e quella dell’addizionale Irpef torna ai livelli del 2013, passando dagli attuali 89,7 euro pro capite a una media di 108,4 euro a persona. Sono queste, in estrema sintesi, le cifre del “sacrificio fiscale” anticipato due giorni fa in consiglio comunale da Tiziano Tagliani e spiegato oggi nel dettaglio dal sindaco e dall’assessore alle finanze Luca Vaccari. Un aumento delle imposte che garantirà al Comune un gettito extra di circa 7,9 milioni di euro e permetterà all’ente pubblico di sbloccare investimenti per 2,5 milioni di euro, al netto delle coperture economiche richieste dal patto di stabilità e dalla riduzione dei trasferimenti dal governo centrale.

Sindaco e assessore avevano già accennato a una manovra di bilancio il 14 aprile scorso, quando nel presentare il consuntivo 2014 – il primo sottoposto agli accantonamenti dei nuovi regolamenti contabili – Tagliani aveva dichiarato che i 770mila euro di utile nel rendiconto economico non sarebbero bastati per finanziare nuove opere pubbliche. Dal 2015 infatti i comuni terremotati tornano a confrontarsi col patto di stabilità interno, che quest’anno si dovrebbe aggirare (ma il dato non è ancora ufficiale) sui 3,2 milioni di euro: solo l’utile in eccesso a questa cifra potrà essere utilizzato per gli investimenti del Comune.

Ma se i vincoli del patto di stabilità erano noti da tempo, un discorso a parte spetta ai tagli della Legge di Stabilità 2015, sotto forma di riduzione dei trasferimenti ai comuni sul Fondo di Solidarietà Comunale. In questo caso le amministrazioni pubbliche conoscevano l’ammontare complessivo dei tagli (gli 1,2 miliardi previsti nell’ultima Legge di Stabilità), ma non di come sarebbero stati distribuiti. Dati più precisi sono usciti solo il 15 aprile sul sito del Ministero dell’Interno, destando non poca preoccupazione nella giunta di Tagliani: nelle casse di Ferrara verranno infatti a mancare 2,9 milioni di euro. Ma dal governo manca ancora la comunicazione ufficiale. “La manovra – spiega Vaccari – andrà in discussione in consiglio martedì perché ancora non sappiamo con esattezza quale sara l’obiettivo del patto di stabilità e ci sono carenze anche sul taglio effettivo della Legge di Stabilità: è stato pubblicato ma non ci è ancora arrivata comunicazione ufficiale. Conosciamo questi dati solo da una decina di giorni, quando sono stati pubblicati sul sito del Viminale”.

Una situazione che secondo Tagliani crea non poche difficoltà alle amministrazioni locali: “Ci sono tagli aggiuntivi rispetto a quelli vigenti nel 2014 – afferma il sindaco – e per i Comuni si sono ridotti i margini di manovra: non volendo intervenire sulla Tari e non potendo contare sull’Imu sulla prima casa, le uniche leve che ci restano sono l’Imu e l’addizionale Irpef”. Vediamo brevemente i due provvedimenti. Per quanto riguarda l’Imu, l’aliquota base sale da 0,9% a 1,02% (per gli immobili di lusso si passa dallo 0,4% allo 0,6%) e si aggiunge un agevolazione per le abitazioni concesse in comodato d’uso gratuito ai parenti (aliquota che da 0,9 scende a 0,8%). Il maggior gettito atteso è pari a 5.396.400 euro. L’addizionale Irpef viene ripristinata ai livelli del 2013, “perchè lo sgravio – afferma Vaccari – non è più sostenibile”: per lo scaglione più basso (fino a 15mila euro di reddito) l’aliquota sale da 0,45% a 0,6%, e si trova una progressione analoga per le fasce superiori di reddito fino a quella massima (oltre 75mila euro), dove l’aliquota raggiunge lo 0,8%. L’incremento medio di imposta in termini nominali va dai 16,64 euro all’anno per lo scaglione più basso ai 69,69 euro per quello più alto. Il gettito extra atteso nelle casse comunali è di 2.448.600 euro.

Con 7,9 milioni di euro in più a disposizione il Comune riuscirà a coprire i 3,2 milioni di euro del patto di stabilità e i 2,9 milioni dovuti ai tagli della Legge di Stabilità. Resteranno quindi fuori circa 1,8 milioni di euro liberi per la spesa, che sommandosi ai 770mila di utile di bilancio daranno al Comune una capacità di spesa pari a 2,5 milioni. “Questa è la nostra proposta – conclude Tagliani -: stiamo incontrando i sindacati e incontreremo le commissioni per consultarci e raccogliere i pareri, ma le leve che possiamo usare sono essenzialmente queste due: Imu e Irpef. Con queste manovre riusciremo a finanziare attività aggiuntive che ci sono state richieste, come i campi ricreativi estivi che costeranno circa 150mila euro, oltre ad alcune spese maggiori”.

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